C’era una volta una maialina di nome Lina che sognava il suo maialino azzurro!
Sin da piccola sperava di incontrarne uno vero un giorno, allora inventava storie fantastiche che avevano come protagonista questo personaggio leggendario che aveva in sé un sacco di qualità: era sensibile, sincero, protettivo, curioso, ma soprattutto era un artista!
Lina cresceva nella sua grande casa, con la sua famiglia di maialini, e coltivava le sue passioni: l’Arte e la Letteratura.
Quando arrivò il momento di scegliere la scuola che facesse al caso suo, Lina era indecisa tra la scuola d’arte e la scuola di letteratura e, fortunatamente, scelse la prima. Proprio lì infatti, tra vasi, torni e forni incontrò un maialino buffo con gli occhi verdi: si chiamava Letto.
Era quel che si dice un bravo maialino e i due diventarono subito amici: si confidavano le loro prime cotte e si davano consigli su come fare colpo su altri maialini…
Letto amava i gatti e studiava pianoforte e trasmise questa passione a Lina che lo ascoltava suonare per ore e ore e ore.
Un giorno però accadde una strana cosa: il professor P. disse ai due amici, intenti a parlare fitto fitto mentre decoravano dei piatti: «da cosa nasce cosa… se son fiori fioriranno», e si allontanò.
Lina e Letto restarono perplessi e poi diventarono ancora più rosa!
Così, piano piano, si resero conto che la loro amicizia si stava trasformando in qualcosa di più, e dopo qualche mese di frasi equivoche e atteggiamenti sospetti Lina, una sera, mentre stava ascoltando una registrazione di un pezzo del repertorio pianistico con Letto, intento all’ormai consueta “guida all’ascolto”, appoggiò la testa alla sua e nella penombra ravvivata dal fuoco del camino (era il 29 gennaio) lo baciò!
Seguirono mesi di ripensamenti e indecisioni: «rovineremo una meravigliosa amicizia?», «sarà davvero lui il mio maialino azzurro?», «sarà in grado lei di sorreggere un artista dal temperamento artistico come me?», etc., etc., etc.
In aprile, Letto e Lina si fidanzarono, poi crebbero, cambiarono, si trasferirono, ma il loro amore crebbe, cambiò e si trasferì con loro, e per questa ragione vive ancora, è forte e complicato - cruci/duci - ed è custodito in un "porcile" al terzo piano che si trova in una città “tranquilla” dove lui suona, e mostra curiosità per tutto ciò che lo circonda, lei scrive, soprattutto d’Arte, e cerca lavoro, e insieme chiacchierano (hanno ancora un sacco di cose da dirsi), fanno la pizza, ed affrontano il "porco" mondo!!!
grazie a voi... sono i maialini più fotogenici che conosco!
RispondiEliminaLia trova molto carina la storia, molto ben fatti i maialini e molto riuscite le foto. Brindo a future condivisioni!
RispondiEliminaChi vuole lo schema (gratuito) deve solo cliccare su "Lia".
PS: un tempo avevo una coppia di maialini in carne e ossa, lei si chiamava Maremma e lui Giuda :)
Cin cin! Ed ancora grazie Lia! Abbiamo allo studio nuovi progetti...quindi...sicuramente ci 'rivedremo'!!!!!
RispondiEliminacomme ils sont jolis ces petits cochonnets!!!!!on les croquerait!!!!!!!!bises. ginette
RispondiEliminaincantata .... mi piace tutto, la storia i maialini ... :))
RispondiElimina